sabato, novembre 12, 2011

AGOSTO 2000

Sfarfallìo di luce
tra le tende
della tue ciglia,
nuvole barocche
sul soffitto.
Fuori l'estate
accecante,
e il suo rombo giallo
di cicale stonate.
Sul marmo freddo
di candido lino
il tuo sonno
sinuoso e tepido.
Si accende
nella memoria
un altro attimo
indelebile
a dare senso
alla vita.
Più del Tiepolo
appeso alla parete.

martedì, settembre 06, 2011

SOGNO

Ad uno ad uno,
sparsi sull'oceano nero
di questa notte afrodisiaca
si aprono costellazioni
come bottoncini di sottana
accendono la tua confusione.
Scorrono chilometri
senza spettinare
i tuoi capelli,
scorrono.
E non ridere
dei miei sogni interrotti
dal terrore d'incesto,
dei limiti ideologici
di spazi e tempo
tempo che non c'è,
all'infuori di me.
Mi addormento giacendo
come questa pietra supina
e sogno di te,
sublime sull'onda
che da, e prende,
tra anima e carne
come una madonna
vespertina.

sabato, agosto 06, 2011

Appuntamento tra le stelle

Là dove evapora
la massa
in luminescenza,
quieto sè.
So che sarà così
semplicemente,
come al giorno
segue la sera,
poi la notte.
Due elettroni
liberi dal nucleo,
nell'infinito.
Lucciole
tenute assieme
nel grande fiume
del tempo
dal magnetismo
dell'amore.
Là ti aspetterò,
topola, mi troverai
con in mano
un mazzo di versi,
e negli occhi
un trabocco di bene.
Per finalmente perdersi,
senza dove, senza perchè,
solo io, solo te.

lunedì, febbraio 28, 2011

Un pò di foco...


Un pò di foco, di notte,

per compagnia...

a metà di un Maggio

pieno di odori e di luna.


Spicchi di luce colorata

come le tele del Trave

guizzano nel camino

forse per l'ultima volta.


Melanconie fumose

scorrono lente

linfa oscura a fiotti

tra mente e cuore.


Viola e rossi rivoli

d'ira si spengono

sulla faccia del Cristo,

l'uomo del perdono.


In questo occaso buio

spicchi di luce

brillano incredibili

fiori gialli accesi.


Nell'ombra,

poco lontano,

ghignano i folletti

dell'ulivo di Bozze.


Dentro il silenzio:

pause emozionate

dal gorgheggio

dell'innamorato.


Resto nel buio,

in collo questo

aborto d'amore,

foto d'Hiroshima.


Ma l'usignolo

cesella la notte,

incantata, la quercia

trattiene il respiro.


Anche il dolore,

come il nero,

come questa notte

caleidoscopica


fa da schermo

a tutti i gialli, i bianchi,

gli azzurri, i verdi

della vita.

mercoledì, febbraio 09, 2011

D I C E M B R E

Ruvidi sguardi su colline brulle
invernali rovi, frasche secche
cieli incerti, minacciosi.
Solo il verde del muschio.

E radi cipressi dondolanti
nella macchia spoglia,
frullo di storni in allarme
nubi gonfie come lividi,

fruscio di passi lunghi
in un labirinto di spinaie,
inseguito dalla pioggia
tamburellìo su foglie inerti.

La luce rada inclina
si spegne nei borri
liquefatta dal grigio,
in mille aghi di freddo.

Dall'alto si scopre
un tetto solitario
confuso nel bosco,
rosa grumo nel bigio.