Un pò di foco, di notte,
per compagnia...
a metà di un Maggio
pieno di odori e di luna.
Spicchi di luce colorata
come le tele del Trave
guizzano nel camino
forse per l'ultima volta.
Melanconie fumose
scorrono lente
linfa oscura a fiotti
tra mente e cuore.
Viola e rossi rivoli
d'ira si spengono
sulla faccia del Cristo,
l'uomo del perdono.
In questo occaso buio
spicchi di luce
brillano incredibili
fiori gialli accesi.
Nell'ombra,
poco lontano,
ghignano i folletti
dell'ulivo di Bozze.
Dentro il silenzio:
pause emozionate
dal gorgheggio
dell'innamorato.
Resto nel buio,
in collo questo
aborto d'amore,
foto d'Hiroshima.
Ma l'usignolo
cesella la notte,
incantata, la quercia
trattiene il respiro.
Anche il dolore,
come il nero,
come questa notte
caleidoscopica
fa da schermo
a tutti i gialli, i bianchi,
gli azzurri, i verdi
della vita.