Ad uno ad uno,
sparsi sull'oceano nero
di questa notte afrodisiaca
si aprono costellazioni
come bottoncini di sottana
accendono la tua confusione.
Scorrono chilometri
senza spettinare
i tuoi capelli,
scorrono.
E non ridere
dei miei sogni interrotti
dal terrore d'incesto,
dei limiti ideologici
di spazi e tempo
tempo che non c'è,
all'infuori di me.
Mi addormento giacendo
come questa pietra supina
e sogno di te,
sublime sull'onda
che da, e prende,
tra anima e carne
come una madonna
vespertina.
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